Epatite C Hcv Forum

Sollecito - la triplice entro l'estate 2012 -

Marino Ignazio.....

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  1. - Gea
     
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    Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07741

    Atto n. 4-07741

    Pubblicato il 19 giugno 2012, nella seduta n. 746

    MARINO Ignazio, ANDRIA, ANTEZZA, BAIO, BARBOLINI, BIANCONI, BOLDI, CARLONI, CARRARA, CASTIGLIONE, CHIAROMONTE, CHITI, D'AMBROSIO LETTIERI, DELLA MONICA, FERRANTE, GALPERTI, GARAVAGLIA Mariapia, GRANAIOLA, MARINARO, MARINO Mauro Maria, MARITATI, NESPOLI , PERDUCA, PETERLINI, PINZGER, PORETTI, RIZZI, SACCOMANNO, SBARBATI, THALER AUSSERHOFER, TOMASSINI, ZANOLETTI

    - Al Ministro della salute. -


    Premesso che:
    in Europa occidentale l'Italia è il Paese con il più alto numero di malati di epatite C e proprio per questo dovrebbe essere più attivo di altri nel predisporre misure volte a limitare i danni che la malattia produce nell'ambito sanitario, in quello sociale, in quello dei costi economici; nel Paese si contano 20.000 decessi all'anno causati da cirrosi e da tumore epatico e si eseguono oltre 1000 trapianti di fegato all'anno di cui almeno la metà causati da virus HCV;
    considerato che:
    - va sottolineata l'importanza del fattore tempo nella organizzazione di interventi mirati a curare le persone affette da epatite C, così come evidenziato con forza dalla risoluzione n. 63.18 dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel maggio 2010;
    - esistono due farmaci, denominati rispettivamente Telaprevir e Boceprevir, che nel 2011 sono stati autorizzati in commercio negli USA, in Canada, in Germania, in Francia, in Scandinavia, in Inghilterra, in Olanda e in Austria;
    - l'Italia non è ancora annoverabile tra i Paesi che hanno autorizzato l'immissione in commercio di questi farmaci innovativi in grado di curare più efficacemente malattie degenerative e mortali come l'epatite C;
    - con l'autorizzazione in commercio dei farmaci citati è ragionevole sostenere che può raddoppiare la possibilità di guarigione con tassi di risposta prossimi all'80 per cento, mentre oggi i farmaci disponibili in Italia consentono un tasso di risposta intorno al 40 per cento,

    si chiede di sapere:
    - se risultino le ragioni per le quali l'ente regolatorio italiano per l'approvazione del farmaco, l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), non abbia esercitato la sua funzione istituzionale per oltre 100 giorni;
    - se vi sia chiara consapevolezza che ogni giorno di ritardo nell'adozione delle decisioni che l'AIFA è chiamata ad assumere incide direttamente e inesorabilmente sulla possibilità di vita di migliaia di malati;
    - se risulti chiara la circostanza che ritardare la commercializzazione di farmaci salvavita comporta, per pazienti solo fino a un certo momento curabili, il fatto che essi non potranno più farvi ricorso per le loro condizioni cliniche;
    - se, alla luce di quanto rappresentato, i Ministri in indirizzo non ritengano di attivarsi senza indugio per recuperare il tempo perduto non solo rispetto agli altri Paesi europei mostratisi più tempestivi, ma soprattutto verso i pazienti che aspettano di poter curare l'epatite C con nuovi farmaci la cui efficacia è stata attestata più volte da diversi organismi scientifici;
    - se, nell'ambito dei principi della di spending review, non sia anche questo un ambito nel quale sono possibili risparmi notevoli commercializzando farmaci che, proprio perché curano efficacemente, consentono di diminuire i costi che il Servizio sanitario nazionale è costretto a sopportare;
    - infine, se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno concordare con AIFA un supplemento di lavoro per approvare immediatamente i farmaci per l'epatite C entro l'estate 2012, considerato l'enorme ritardo accumulato e la necessità di cura immediata di pazienti a rischio, quali sono i pazienti con cirrosi epatica con HCV, trapiantati di fegato con recidiva aggressiva da epatite C, pazienti co-infettati da HIV.

    Tali pazienti possono andare incontro al decesso o a gravi complicanze se non curati tempestivamente.

    Fonte
    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/show...eg=16&id=665141
     
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  2. frates1954
     
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    Prima si chiamavano Interrogazioni scritte, ora Atti di Sindacato Ispettivo..............

    Purtroppo le interrogazioni lasciavano un poco il tempo che trovano, erano fatte su pressioni di singoli, associazioni o lobby ecc, questa è firmata da parecchi parlamentari dell'attuale maggioranza, speriamo bene.................... ike_sp_h4h ike_sp_h4h

    PS
    Raramente il governo risponde alle interrogazioni.... sniff sniff

    Grazie Gea
     
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  3. - Gea
     
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    Non sarebbe meglio una lunga e chiara lista A.D.R. ? whistling2
     
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2 replies since 1/7/2012, 12:24   324 views
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