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Adozione e hiv

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  1. Kikkodiriso
     
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    Buonasera a tutti. Sono qui per chiedere consigli a tutti voi. Sto x adottare una bimba positiva all'hiv. Specifico che non si tratta di materno fetale e quindi con possibile negativizzazione ma di HIV conclamata essendo la bimba superiore ai 18 mesi. Tante le domande che vorrei fare perché ammetto di aver appena iniziato la ricerca di informazione su questa malattia. Spero possiate aiutarmi.
    Quali sono i dati che posso richiedere sugli esami e che potrebbero essere fondamentali x capire a che livello e' la malattia? Ho letto da qualche parte di HIV I e HIV II (spero di non sbagliarmi). In che consiste la differenza?
    Ci sono statistiche che citano più o meno quanti casi HIV si sono tramutati in AIDS e quanti no?
    Insomma, sono qui x cercare di capirne il più possibile. Grazie dell'aiuto
     
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  2. - Gea
     
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    Ciao Kikko, innanzi tutto mi chino di fronte al tuo gesto per il quale non ci sono parole di esprime descrivere l'onore che ti fa.notworthy
    Benveuto tra noi hands !!!!!!!!!!!!!!

    La differenza tra hiv I hiv II sta nel ceppo.....ci sono due ceppi: il primo è prevalente in Europa, America....il secondo in Asia, Africa. Raccolgo un po' di materiale e posto prima possibile, dati sull'hiv. Seguici e tienici informati ! Un caro saluto :)
     
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  3. Kikkodiriso
     
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    Grazie mille Gea x tutte le info che riuscirai a postare e x la pazienza che dovrai avere. Ammetto la mia quasi totale ignoranza a tal proposito quindi le mie domande potranno sembrare davvero idiote. Non devi inchinarti Gea. L'adozione e', nonostante quello che si crede, un gesto anche un po' egoistico. Noi diventiamo genitori tramite l'adozione e riceviamo un dono meraviglioso, indescrivibile. Ho già un altro bimbo proveniente dal Vietnam e la sorellina arriverà dallo stesso paese. Non so spiegarti perche' accettare questa parologia. Non sono una missionaria, ma nemmeno una pazza (cosa che penseranno in molti). Semplicemente sento nel cuore qualcosa che mi spinge a farlo. Io e mio marito siamo molto fatalisti. E chissa' che questa bimba possa essere una miracolata e guarire?? e se cosi non fosse, avra sicuramente piu possibilita di una vita normale qui rispetto a dove vive ora. Insomma, sono tanti i motivi.
    Tieni conto che non avrò molte informazioni su di lei. Le schede sanitarie sono scarne. Per questo cerco di informarmi. Eventualmente per sapere quale esame potrei al limite chiedere venga fatto alla bimba prima che io decida. Grazie ancora di tutto
     
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  4. hypertak
     
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    Ciao Kikko,se adottare un bambino è un gesto straordinario adottarne uno malato è un atto d'amore , che per molti di noi è irraggiungibile,se ci mettiamo anche il fatto che tu non ti curi neanche della malattia prima di averlo ma solo dopo,non mi vengono neanche le parole per commentare,mi guardo intorno e vedo solo indifferenza ed emarginazione per noi che abbiamo un virus curabile.....se il mondo fosse fatto di persone come te varrebbe veramente la pena di venire al mondo anche malati,mi inchino a tanta generosità. Paolo
     
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  5. Kikkodiriso
     
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    Caro Paolo, le persone come voi non sono diverse da molte altre. Chi stabilisce ciò??? Io CREDEVO di conoscere l'hiv ma in queste ultime settimane ho scoperto di non saperne nulla. Parlando con medici/omeopati etc etc, mi si è aperto un mondo. Ma forse le mie convinzioni sulle cure sono veramente opinabili e preferisco lasciar stare. Io provengo da una fam. di medici: pneumologi e omeopati. Due schieramenti completamenti opposti. Il mio primo bimbo non è HIV positivo, ma x la seconda adozione abbiamo deciso di dare questa disponibilità. L'associazione di adozione alla quale ci appoggiamo, mi ha detto che pochissime fam danno questa disponibilità e quindi dal mio "SI", potrebbe passare pochissimo tempo x andare a prendere questa cucciola. Gli ospedali in Vietnam sono pieni di questi bimbi.
    Ho deciso di iscrivermi qui x capirne di più, e' vero. Ma ciò non toglie il mio pensiero su questa malattia e sulla vita. Le croci vengono date a chi ha le spalle x portarle. Ed io aggiungo: non mollate mai la speranza e la positività. Un sorriso e un abbraccio, donato e ricevuto può fare grandi miracoli!!! Forza ragazzi

    Paolo dimenticavo: devi credermi davvero, adottare non è un gesto eroico. È semplicemente l'incontro tra un desiderio ed un bisogno. Da una parte il sogno di diventare genitore, dall'altra il bisogno di un bimbo solo. Io mi reputo fortunatissima di aver avuto il mio primo gioiello, forse più di quanto lo sia stato lui a trovare me come mamma. Dico davvero!!!! Ora questa seconda adozione speciale........ Positiva all'hiv...........so che quando l'abbraccero' , mi scioglierò davanti a questa immensa gioia. La malattia sarà secondaria.
     
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  6. - Gea
     
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    Ciao Kikko, noi non siamo diversi e l'abbiamo sempre sostenuto, ma abbiamo un iscritto speciale :) e questo, per quanto vorresti, non lo si può non capire.

    Comunque, credo che il primo passo, una volta arrivata a casa, la bimba dovra fare i primi accertamenti, più complessi possibile. Ovviamente, cercare già da ora, un centro e un medico che vi dia la massima fiducia. Cerco di focalizzare cosa potrebbe esserti utile ma, mi trovo in difficoltà, forse facendo delle domande, riusciamo pian piano trovare risposte a ciò che è di maggior interesse per te. Non farei caso alle statistiche, quanti e dove, ecc.
    Scusa,io sono molto per il concreto e per questo ti chiedo di farci domande specifiche.
    Ti auguro un buon fine settimana!


    Qesto è un paragrafo dal sito della Merck & Co.
    www.msd-italia.it/chisiamo/merckeco.asp

    "Esami di laboratorio e diagnosi

    La conta dei linfociti T-helper CD4+ può essere inizialmente normale ma alla fine si riduce (per i limiti inferiori dei valori normali per l'età, v. Tab. 265-12). La conta dei linfociti T-suppressor CD8+ solitamente aumenta in fase iniziale e non cala sino a una fase tardiva dell'infezione. Queste modificazioni delle popolazioni cellulari determinano una riduzione del rapporto CD4+:CD8+, un riscontro comune nell'infezione da HIV (così come in altre infezioni).

    Le concentrazioni sieriche delle immunoglobuline, in particolare IgG e IgA, spesso sono elevate. Alcuni pazienti sviluppano panipogammaglobulinemia. I pazienti possono essere anergici ai test cutanei con antigeni. Nei bambini di età inferiore ai 12 mesi le concentrazioni virali plasmatiche sono tipicamente molto alte (in media, approssimativamente 300000 copie di RNA/ml). Dai 24 mesi, le concentrazioni virali si riducono (a una media di approssimativamente 40000 copie di RNA/ml). La determinazione della concentrazione virale plasmatica associata alla conta dei linfociti CD4+ sembra fornire un'informazione prognostica più accurata della determinazione di uno solo dei due marker.

    La diagnosi solitamente viene formulata impiegando test anticorpali sul siero (Enzyme ImmunoAssay [EIA]e Western blot di conferma) tranne che nei bambini di età inferiore ai 18 mesi, nei quali possono essere presenti anticorpi acquisiti passivamente dalla madre (v. oltre). Un test anticorpale per HIV positivo in un bambino 18 mesi solitamente indica la presenza dell'infezione. Gli anticorpi sierici contro il HIV persistono in quasi tutte le persone colpite dall'infezione, sebbene alcuni pazienti affetti da AIDS divengano sieronegativi nella fase tardiva della malattia. Occasionalmente, un bambino con infezione da HIV può non presentare anticorpi contro il HIV poiché affetto da ipogammaglobulinemia. Molto raramente, un bambino con infezione da HIV può essere negativo a una determinazione anticorpale con EIA, ma positivo al Western blot o a test virologici come la coltura o la PCR.

    Prima di effettuare il test, la madre (e il bambino, se abbastanza grande) devono essere edotti dei possibili rischi psicosociali e dei benefici dell'esecuzione del test e delle conseguenze dell'infezione da HIV. Il consenso verbale deve essere annotato nella documentazione clinica del paziente. Un consenso scritto può essere richiesto dalle leggi statali o locali ma ciò può scoraggiare l'effetuazione del test senza aggiungere un significativo beneficio. Il rifiuto del paziente o del tutore ad accordare il consenso non solleva i medici delle loro responsabilità professionali e legali, e talvolta l'autorizzazione alla esecuzione dei test deve essere ottenuta mediante altri mezzi (p. es., ordine della magistratura). I risultati del test devono essere valutati con la famiglia, con la persona che si prende maggiormente cura del bambino e, se abbastanza grande, con il bambino stesso; se il bambino è HIV-positivo, devono essere forniti un'adeguata informazione e una successiva assistenza di follow-up. In ogni caso, è essenziale mantenere la riservatezza.

    Dopo abuso sessuale subito da una persona con infezione o a rischio di infezione da HIV, il bambino deve essere valutato sierologicamente al momento dell'abuso e a 6 sett., 3 mesi e 6 mesi dopo l'abuso sessuale. Se possibile, l'autore dell'abuso deve essere sottoposto a valutazione sierologica. Deve essere fornita assistenza al bambino e alla famiglia.

    Per i lattanti nati da donne sieropositive per HIV (v. Tab. 265-14), i test di laboratorio preferibili sono la coltura del HIV e la PCR, che possono consentire la diagnosi nel 30-50% dei casi alla nascita e in quasi il 100% tra i 4 e i 6 mesi. Un test iniziale deve essere effettuato a circa 1 mese di vita e, se negativo, ripetuto tra i 4 e i 6 mesi di età. Un test positivo deve essere confermato impiegando lo stesso test o un altro. Il test modificato per la ricerca dell'antigene p24 è meno sensibile della coltura virale o della PCR e deve essere impiegato solo se queste ultime non sono disponibili. Se un lattante di età inferiore ai 18 mesi che ha un test sierologico positivo per HIV sviluppa una malattia che configura la AIDS (categoria C; v. Tab. 265-13), l'infezione da HIV viene diagnosticata anche se i test virologici sono negativi.

    Un bambino con due test virologici negativi, effettuati a 1 e 4 mesi di età o successivamente, viene considerato esente da infezione in assenza di qualsivoglia malattia clinica e la profilassi contro infezioni opportuniste può essere interrotta. I test sierologici di follow-up devono escludere un'infezione da HIV e confermare la sieroreversione (perdita degli anticorpi contro il HIV acquisiti passivamente). Tali test includono o due EIA negativi eseguiti tra i 6 e i 18 mesi d'età o un EIA negativo a un'età maggiore di 18 mesi. Alcuni esperti raccomandano l'esecuzione di un EIA finale all'età di 24 mesi."

    www.msd-italia.it/altre/manuale/sez19/2652511.html

    Questo è un articolo che descrive la patologia. Penso che sia la traduzione da un'altra lingua ma non c'è riferimento a nessun altro link.


    Opinione scritta da: Redazione 10:10:04 26-12-2010



    "Quali sono i sintomi di infezione da Hiv nei bambini?

    Sono molte le manifestazioni dell'’infezione da Hiv nei più piccoli: in effetti l’Aids è solamente la più grave di essere, ma lo spettro di patologie cliniche è molto ampio. In particolare, i neonati che hanno contratto ’Hiv nella fase perinatale generalmente non presentano sintomi, perlomeno nei primi mesi di vita. In media, l’età in cui compaiono i primi segni dell’infezione è attorno ai tre anni, ma è sempre maggiore il numero dei bambini che fino ai cinque anni permane asintomatico.

    È possibile evidenziare due tipi di infezione da Hiv, a seconda del periodo di incubazione e di quanto i sintomi si sono sviluppati e sono progrediti. In particolare, più o meno un bambino su dieci presenta una progressione della malattia rapida, con i sintomi che si manifestano nel primo anno e con la morte che avviene dopo il primo anno e mezzo e prima dei tre anni. Gli studiosi ritengono che questi bambini, abbiano contratto l'’infezione nell'’utero , in un momento più precoce rispetto agli altri. In realtà, la maggior parte dei bambini, cioè la quota rimanente, purtroppo contrae l’Hiv al momento della nascita, o comunque nel periodo che alla nascita è più prossimo.

    Questi bambini manifestano una progressione della malattia meno veloce, e raggiungono senza troppe difficoltà i cinque anni di vita.

    Per quanto riguarda le manifestazioni dell’infezione più comuni, possiamo citare una linfadenopatia generalizzata, ritardo della crescita, splenomegalia, epatomegalia, diarrea ricorrente, candidiasi orale, cardiomiopatia, parotite, nefropatia, epatite, malattie del sistema nervoso centrale che possono anche riguardare un ritardo dello sviluppo (che può avvenire progressivamente), polmonite interstiziale linfoide, malattie neoplastiche, batteriemia ricorrente e infezioni opportunistiche.

    Per quanto riguarda le patologia più frequenti, la più comune e grave infezione opportunistica nei bambini affetti da Hic è la polmonite da Pneumocystis carinii, e generalmente essa presenta un tasso di mortalità alquanto alto. La Pcp (Pneumocystis Carinii Pneumonia) può addirittura essere contratta nelle prime quattro o sei settimane di vita: solitamente, comunque, si registra principalmente nei bambini tra i tre e i sei mesi, che hanno contratto l’Hiv al momento della nascita o anche prima.
    La polmonite da Pneumocystis Carinii è una polmonite subacuta diffusa, con desaturazione ossiemoglobinica, dispnea a riposo, tosse non produttiva, tachipnea, febbre. Nei bambini e negli adulti che non sono infetti da Hiv ma sono immunocompressi, non sono rari episodi di esordi fulminanti.

    Altri tipi di infezioni opportunistiche nei bambini affetti da Hiv sono enterite cronica da Cryptosporidium, o altri microorganismi, esofagite da Candida, infezione da Mycobacterium avium, infezione da Cytomegalovirus disseminata, infezione criptococcica o da Toxoplasma gondii. Per quanto riguarda le neoplasie di carattere maligno, generalmente essere sono rare: tuttavia molto più frequenti risultano alcuni linfomi come i linfomi del sistema nervoso centrale o i linfomi non Hodgkin a cellule B, ma anche i leiomiosarcomi. Molto raro, infine, risulta il sarcoma di Kaposi."

    www.opinionepersonale.it/hiv-nei-bambini-malattia/


    Qui, un altro paragrafo da Network Persone Sieropositive
    http://npsitalia.net/ftopicp-13041.html

    "La gestione del bambino nato da madre HIV-positiva implica un follow-up della durata di 18-24 mesi presso un centro di Infettivologia Pediatrica altamente specializzato. Il bambino deve infatti essere valutato periodicamente dal punto di vista clinico, e devono essere effettuati prelievi ematici per poter escludere con certezza la trasmissione dell’infezione.
    La positività degli anticorpi anti-HIV alla nascita e per i successivi 15-18 mesi di vita non deve allarmare i genitori relativamente alla possibilità che il loro bambino sia infetto: come avviene infatti per molte altre malattie della donna, la positività anticorpale neonatale deriva dal passaggio di anticorpi materni attraverso la placenta e non è conseguenza del passaggio del virus.
    Dopo circa 18 mesi infatti questi anticorpi non sono più riscontrabili nel sangue del bambino e la negatività della loro ricerca permette pertanto di escludere definitivamente la trasmissione dell’infezione e di concludere il follow-up.
    La presenza di anticorpi a 24 mesi è invece diagnostica di infezione in quanto è espressione di una produzione propria che avviene solo nel caso in cui sia effettivamente avvenuta la trasmissione dell’infezione. Sebbene la negativizzazione degli anticorpi rappresenti un dato fondamentale per poter escludere con certezza la trasmissione dell’infezione, è attualmente possibile eseguire una ricerca diretta del virus anche nel sangue del neonato (HIV-DNA PCR) che viene effettuata alla nascita e a cadenza mensile nei successivi primi tre mesi di vita: la negatività di tre dosaggi permette di escludere con una probabilità di circa il 98-99% la trasmissione dell’infezione e permette di rassicurare rapidamente i genitori che potranno quindi proseguire i restanti mesi di follow-up con maggior serenità.
    Quando tutte queste misure di prevenzione vengono scrupolosamente messe in atto come avviene oggi normalmente nei paesi industrializzati, il rischio di trasmissione dell’infezione è come già accennato molto basso
    ."

    Vari links:
    http://www.france.qrd.org/sante/remaides/R...EL_BAMBINO.html
    http://npsitalia.net/ftopicp-13041.html
    http://www.unaids.org/en/resources/pressce...1wad2011report/
    www.who.int/hiv/pub/progress_report2011/summary_en.pdf

    http://www.hivinfosource.org/hivis/hivbasi...ml#HIV_Positive

    http://www.womenshealth.gov/hiv-aids/livin...ld-with-hiv.cfm


     
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  7. Kikkodiriso
     
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    Grazie mille. Alcuni li avevo già letti, altri no e stanotte me li guarderò con calma. Le domande che avrei da fare sono tante e spero davvero di non essere presa x un'idiota ma ripeto: e' un mondo che mi appartiene da poco e prima ammetto di non essermi mai documentata
    Innanzitutto mi piacerebbe sapere se c'è qualcuno di voi che ha preferito non prendere i classici cocktail, preferendo cure alternative. Lo so, e' una bruttissima e invadente domanda ma devo farla con molta sincerità: ci sono persone che sono restate HIV a vita senza aver avuto il passaggio in AIDS?
    Altra domanda: da quanto ho letto non a tutti i sieropositivi vengono consigliati i farmaci. Da cosa dipende, dalla carica virale? E con quale esame si accerta la carica virale (potrei chiedere innanzitutto di far fare alla bimba questo esame).
    Altra domandona: partendo dal presupposto che una cosa e' l'hiv, e altra cosa l'aids, c'è un esame che determina la soglia tra uno e l'altro?
    Ve lo chiedo perché un conto e' sapere che la bimba e' sieropositiva, altra che ha già contratto la malattia. Tenete conto che stiamo parlando di Vietnam, paese in cui le risorse sono limitate e gli ospedali non sono certo come i nostri. Accettando questo abbinamento probabilmente però avrei la possibilità di richiedere qualche esame in più. Ovviamente c'è anche da pensare che non essendo molte le famiglie disposte ad accogliere questi bimbi, non vorrei che "calcassero la mano", dandomi una bimba già ammalata grave. Io partirò con il mio primogenito e mai vorrei arrivare in Vietnam e trovare una situazione già disperata, troppo grande x le mie disponibilità. Non vorrei quindi rinunciare alla bimba dopo averla vista. Quindi devo concentrare le richieste di esami a quelli fondamentali che mi permettano di capire di cosa esattamente stiamo parlando.
     
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    Ciao Kikko benvenuto tra noi....bel gesto...metto insieme del materisale e lo posto...la cosa più importante è che ora la sieropositività si può controllare e mantenere tale,qualsiasi medico,sa quali esami eseguire per distinguere le due cose...a naso, dovrebbe essere sieropositivo i bimbi avendo meno difese dell'adulto,se fosse hiv conclamata, sarebbe già deceduto......credo che ora sia importante intervenire,per questo ti manderò a breve una lista di contatti utili per questa patologia
    Ciao Luca
     
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  9. - Gea
     
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    Ciao Kikko, mi sembrava di capire che tu sapessi già chi era la bimba, solo ora mi rendo conto che ancora devi decidere chi adottare.

    Allora, devi sapere che il virus hiv ha come bersaglio una cellula chiamata CD4 e le cellule dotate di maggiori recettori CD4 nell'organismo umano sono i linfociti CD4 positivi. Le cellule umane CD4-positive sono subito agganciate, diventando bersagli dei virus: nell'organismo umano quelle più ricche di CD4 sono alcuni tipi di linfociti cruciali nel processo di difesa immunitaria, denominati helper o inducer.

    HIV è in grado di infettare anche altre cellule che possiedono, seppure in quantità minore, il recettore CD4: macrofagi, cellule della microglia del sistema nervoso centrale e cellule dendritiche dei linfonodi, le cellule cromaffini delle pareti intestinali, l’endotelio dei vasi sanguigni, i precursori delle cellule del sangue e i linfociti B e T-CD8. Da alcuni esperimenti si è avanzata l'ipotesi che esso possa infettare anche i timociti. Anche gli astrociti subiscono l'infezione da parte di HIV sebbene essa non sia produttiva. Al momento non è dimostrato che anche i neuroni possano venir infettati dal virus.
    In generale, HIV provoca un’infezione sistemica e generalizzata, anche se le conseguenze più gravi sul piano clinico restano quelle legate alla distruzione dei linfociti CD4. Quindi, solo quando le diffese immunitarie non riescono affrontare le infezioni alle quali siamo circondati e affrontate di tutti noi, subentrano le infezioni elencate nei post di sopra.
    Non saprei come si possa prevedere uno sviluppo accelerato da punto di vista delle infezioni …….

    Luca è molto più informato e ti darà delle indicazioni maggiori.




    "CHE DIFFERENZA C'È TRA SIEROPOSITIVITÀ E AIDS?
    QUALI SONO GLI ESAMI IMPORTANTI PER DIAGNOSTICARE L'AVVENUTA INFEZIONE E IL SUO DECORSO?

    "Quando una persona entra in contatto con l'HIV può diventare sieropositiva. Questo può verificarsi dopo un certo periodo, detto periodo finestra, che può durare fino a tre mesi.
    Sieropositiva è una persona che presenta la positività alla ricerca di anticorpi dell'HIV nel siero.


    Il test quindi non indica la presenza del virus, ma solo degli anticorpi specifici che il nostro sistema immunitario ha sviluppato dopo il contatto col virus.
    Se il test risulta negativo va comunque ripetuto allo scadere dei 3 mesi, calcolati a partire dall'ultimo episodio ritenuto a rischio.

    Un persona che risulta positiva al primo test, il test ELISA (Enzime Linked Immuno Sorbent Assay), viene sottoposta ad altri test di conferma, tra cui il Western Blot, più sicuro ma che non viene utilizzato come primo test per problemi di costi.
    Poi vengono effettuati test per valutare se e quanto il virus HIV ha danneggiato il sistema immunitario, tra cui fondamentale è la conta dei linfociti CD4.

    È disponibile infine un esame molto significativo che misura la quantità di virus (copie di RNA virale) nel siero. Questo esame è fondamentale perché permette tra l'altro una verifica indiretta dell'efficacia dei farmaci antiretrovirali.

    Esistono anche analisi sul genotipo e fenotipo virale, che servono a individuare i ceppi mutanti resistenti ai farmaci. È possibile effettuare questo esame in diversi ospedali e laboratori privati, convenzionati e no.
    Se in una persona si ritrovano gravi danni al sistema immunitario e la presenza di infezioni opportunistiche, si diagnostica l'AIDS.
    In realtà la distinzione tra sieropositività e AIDS conclamato si basa su criteri schematici. È nata negli Stati Uniti da esigenze assicurative. In alcuni casi si può stare meglio nella condizione di AIDS conclamato che in quella di sieropositività."
    www.lila.it/info_aids_generale.htm


    "L’AIDS o “Sindrome da Immunodeficienza Acquisita“è causata da virus HIV o “Human Immunodeficiency Virus“, è un virus che attacca gradualmente le cellule del sistema immunitario e poichè l’HIV progressivamente danneggia queste cellule, il corpo diviene molto più vulnerabile alle infezioni.
    Non essendo più in grado di contrastare l’insorgenza di infezioni e malattie causate da altri virus, batteri o funghi, il corpo diventa estremamente suscettibile al rischio di contrarre qualsiasi tipo di malattia, anche la più comune.

    In una persona contagiata dal virus dell’AIDS, l’organismo subisce malattie e infezioni che, in una persona che non ha contratto il virus, potrebbero essere curate molto facilmente, e queste sono dette “infezioni opportunistiche”.
    Una persona contagiata viene definita sieropositiva all’HIV, ma anche se contagiata, per lei è possibile vivere addirittura per anni, senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una infezione che generalmente non causa malattia ma che, se si è sieropositivi, l’organismo indebolito dal virur dell’HIV, non riesce a combattere, e quindi si ammala.
    Altri fluidi del corpo come le feci, la saliva, il muco nasale, le lacrime, l’urina, il sudore e il vomito non contengono abbastanza virus HIV da infettare altre persone, a meno che non ci siano tracce di sangue in una di queste produzioni corporee."

    AIDS o Infezione da HIV: Sintomi

    E’ necessario capire la differenza tra sieropositività e sindrome dell’AIDS:
    - la sieropositività è quella condizione in cui viene riscontrata la presenza di anticorpi anti-HIV, ma non sono ancora comparse le infezioni, il soggetto in questa fase può aver bisogno di farmaci che combattono l’infezione opportunistica.

    - la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS) è quella situazione in cui si presentano infezioni opportunistiche a causa delle difese immunitarie talmente indebolite dall’HIV, da non proteggere l’organismo da microrganismi che potrebbero essere innocui.

    AIDS o Infezione da HIV: Cura

    L’unico modo di scoprire l’infezione da HIV è sottoporsi al test della ricerca degli anticorpi anti-HIV.
    Non vi è ancora alcuna cura per l’AIDS, ma grazie a terapie antiretrovirali, che riducono e bloccano la replicazione virale, la qualità di vita delle persone sieropositive è migliorata molto e la durata della sopravvivenza si è allungata."
    www.viveredonna.it/aids-o-infezione-da-hiv-sintomi-e-cura/

    Edited by - Gea - 21/10/2012, 14:03
     
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  10. Kikkodiriso
     
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    CITAZIONE (Luca SV @ 21/10/2012, 11:53) 
    .a naso, dovrebbe essere sieropositivo i bimbi avendo meno difese dell'adulto,se fosse hiv conclamata, sarebbe già deceduto......credo che ora sia importante intervenire,per questo ti manderò a breve una lista di contatti utili per questa patologia
    Ciao Luca

    Grazie Luca.
    C'è una sola cosa che non capisco. Tu dici "se fosse HIV conclamata sarebbe già deceduta"!
    Ma forse intendi AIDS conclamata giusto???
    L'associazione che si occupa di adozione mi parla di bambini in situazione di HIV conclamata (cioè credo positiva ai 3 test e comunque bambini sopra i 18 mesi).
    Scusa se peso le parole ma devo cercare di capire.
    Io non sceglierò mia figlia, sarà a seguito del mio dare questa disponibilità, che l'associazione ci proporrà un caso. A quel punto dobbiamo accettare o rifiutare. Per evitare di dire NO, voglio mettere alcuni paletti, in modo che nella proposta di abbinamento l'associazione non vada oltre alle nostre disponibilità. Eventualmente posso appunto dire io che sarei disposta ad accogliere una bimba che appunto non abbia già manifestato segnali gravi (quindi AIDS).
    Una volta che mi faranno la proposta (o forse anche prima, mi informerò) avremo la scheda e se ci sembrerà insufficiente potremo chiedere appunto l'esame che mi avete citato sopra (conta dei linfociti)
    Da questo esame credo potremo capire meglio in che condizioni e' la bambina giusto?

    Grazie Gea. Ora ho le idee più chiare. Ho divorato tutto lo scritto ma stasera con calma lo rileggerò meglio.
    Ho spiegato sopra che io non sceglierò CHI adottare. È l'associazione che fa la proposta. Per i bambini sani non si può avere esami o sapere più di quanto sia nelle schede (praticamente il nulla), ma nei casi definiti SPECIAL NEED (bimbi con bisogni speciali), l'associazione permette alle coppie di vagliare la scheda medica ed eventualmente di richiedere altri esami.
    Tenete conto che di paesi del terzomondo parliamo ed esami molto complessi sarà dura averli.
    Ma davvero nessuno ha mai evitato i farmaci convenzionali? Leggo dappertutto che ci sono schieramenti di medici, chimici, biologi ed addirittura dei premi nobel che sono in uno schieramento opposto. Cioè negano che questo virus sia mai stato isolato e appunto "demonizzano" un po' questi farmaci.
    Altra domanda che mi rendo conto e' da un milione di dollari: ci sono casi di HIV che non si sono mai tramutati in AIDS? Sia casi sottoposti a cure classiche, sia casi che non hanno accettato i farmaci.

    In ogni caso ragazzi, vi ringrazio di cuore per l'aiuto che mi state dando. Racconterò alla mia bambina di quante persone hanno contribuito a donarle una nuova vita. Non persone malate, non persone emarginate x ignoranza o cattiveria, semplicemente PERSONE, persone con un cuore grande. Io ho praticamente deciso di dire il tanto temuto SI!! Mi sto prendendo ancora qualche settimana x elaborare e per studiarmi meglio. Sono attaccata da quasi tutti x questa scelta. Ho il mondo addosso. Non so chi me lo faccia fare e nemmeno me lo chiedo. Sento una voce dentro che mi spinge in questa strada. E questa voce la voglio ascoltare. Ho visto foto di bambini meravigliosi, con HIV, solo negli istituti orribili. Senza amore! Sono li x scelte forse sbagliate dei genitori, x errori da loro fatti. Ma chi non ne fa?? Chi è quel l'uomo che nella vita non ha mai commesso errori. Siamo esseri umani e forse se ci tendessimo un po' di più le mani, ci aiuteremmo di più e il mondo non farebbe così schifo!!!!
    Ieri ho parlato a lungo con un omeopata bravissimo, non ciarlatano e ben conosciuto nel campo. Mi hanno scioccato le sue parole.
    La bambina e' positiva all'hiv e tu devi decidere che rispondere???
    E dove sta il problema, portala a casa e poi ci penseremo. Quando cammini per la strada sai quanta gente c'è accanto a noi positiva all'hiv??!!! Magari perfino il medico o il macellaio. E cosa importa????

    La sua serenità non è superficialità. Lo conosco da decenni. È semplicemente cuore. Un cuore grande come il vostro. E se x averlo bisogna avere problemi, bhe, io preferisco stare in mezzo a voi che a 100 persone cosiddette sane.
    Grazie davvero
    Attendo tutti i link che avete a disposizione. Ve ne girerò anche io qualcuno che mi sto studiando
     
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  11. Kikkodiriso
     
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    Ragazzi.....tutto ok?? Mi sono un po' affezionata a voi e non vedervi mi fa stare in pensiero. Vorrei comunicarvi una bella notizia.......
     
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  12. - Gea
     
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    Ciao Kikko, tranquilla, siamo qui......a volte, presi da vari controlli, da aspetti della malattia che non vanno come vogliamo noi, dall'attesa che mette ansia per le nuove cure, non riusciamo (perlomeno io) essere sempre presenti......vediamo cosa ha trovato Luca per te, links e articoli....un abbraccio di cuore, Gea
     
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  13. Kikkodiriso
     
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    Forza Gea!!! Posso solo immaginare..... Vi abbraccio forte
    Nessuno ha link o qualcosa che riguardi casi che non si sono sottoposti alle cure? Sto vagliando tutto
    Grazie ancora ragazzi
     
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  14. hypertak
     
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    Kiccodiriso,a volte sembriamo spariti ma non è così,perchè se vuoi siamo anche qui su facebook in un gruppo chiuso per la privacy di ognuno,chiedi l'iscrizione bussa e ti apriamo :-) lì siamo tutti più o meno con lo stesso problema ma si sta bene si discute di cose serie e si cazzeggia,è una bella compagnia.
     
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    Ciao Kikko,no, non siamo scomparsi, sì intendo aids conclamato,quei test riguardano solo la positività ad HIV se hai ancora un po' di pazienza, posto del materiale....ultimamente ero un po' preso dal lavoro(soprattutto arretrato)
    Ciao Luca
     
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26 replies since 19/10/2012, 23:16   3614 views
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